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Gli impianti di rilevazione incendio e la nuova norma tecnica UNI 9795/21

11 Agosto 2022

Nel mese di dicembre 2021 è stata emanata, la sesta edizione della norma UNI 9795/2021 che recita: “nuovi criteri per la progettazione, l’installazione e l’esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio”. Il nuovo testo contiene diverse novità rispetto alla precedente versione (edizione ottobre 2013); infatti sono molti e importanti gli aggiornamenti introdotti, dovuti necessariamente ad un dinamico sviluppo sia tecnologico che normativo in questo specifico settore. La finalità del presente articolo è quella di analizzare ed esporre alcuni aspetti specifici che la nuova norma UNI 9795/2021 fornisce al progettista nell’ambito della progettazione antincendio adottando le soluzioni adeguate alla tipicità dell’attività oggetto di realizzazione.

Un sistema di rivelazione efficace di un principio d’incendio, mediante l’ausilio di dispositivi di allarme ottico o acustico maggiormente performanti, permette di ridurre drasticamente i tempi di intervento consentendo di operare già nella fase iniziale in cui esso si manifesta prima che questo possa diventare di grandi proporzioni e quindi difficilmente controllabile. A tale riguardo è stata emanata la norma UNI 9795:2021 dal titolo: “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio – Progettazione, installazione ed esercizio”; sostituendo la UNI 9795:2013.

La norma UNI 9795:2021: “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio”

Questo nuovo testo normativo stabilisce i criteri per la progettazione, l’installazione e l’esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio. La norma UNI 9795:2021 si applica ai sistemi fissi automatici di:

  • Rilevazione;
  • Segnalazione manuale;
  • Allarme d’incendio.

collegati o meno ad impianti di estinzione o ad altro sistema di protezione, di nuova progettazione. La norma può essere utilizzata per tutti i casi di in stallazione di sistemi di rivelazione e allarme incendio. Questo provvedimento normativo rientra in un quadro più ampio delle norme di settore come ad esempio la serie UNI EN 54 e la UNI 11224.

Descrizione dei principali aspetti maggiormente significativi

Organizzazione di sistema

Sotto il profilo dell’impostazione di sistema, è stato previsto il nuovo schema della norma UNI EN54-1: nel blocco “Funzione di Comando per Segnalazioni” la centrale di rivelazione incendio viene posta allo stesso livello della centrale di evacuazione EVAC, anche se le funzioni di comando risultino differenti.

Progettazione

La norma presenta novità nell’ambito della progettazione, in particolare per le aree di sorveglianza tenute sotto controllo dal sistema di rivelazione. In alcuni casi specifici, gli spazi nascosti (controsoffitti e sottopavimenti) possono essere privi di protezione nel caso in cui ci siano specifiche peculiarità costruttive e contengano al loro interno solo cavi per sistemi di emergenza. Inoltre si specifica che per i controsoffitti e sottopavimenti è stata modificata l’altezza di riferimento che è passata da 1mt a 1,5mt, uniformandosi alle indicazioni vigenti in altri paesi UE.

Rivelatori puntiformi di calore

Per la parte della norma che tratta i rivelatori puntiformi di calore è stato previsto l’inserimento di nuove tabelle con la classificazione dei sensori e la loro distribuzione in relazione all’altezza del locale. Per alcune classi di rivelatori, l’applicazione è prevista solo per la protezione ad oggetto (es. quelli che presentano una temperatura di intervento elevata).

Rivelatori puntiformi di fumo

Ci sono novità per quanto riguarda la trattazione relativa ai rivelatori puntiformi di fumo, con diversi esempi per i soffitti inclinati e “a shed”. Inoltre vengono riportati i parametri utili per la protezione nel caso risultino presenti velette nei locali e istruzioni attinenti i controsoffitti grigliati.

Rivelatori lineari di fumo

Per i rivelatori lineari di fumo, sono riportate maggiori informazioni e immagini di esempio per il posizionamento dei dispositivi nelle diverse conformazioni dei soffitti: piani, inclinati, a shed, a cupola ecc..

Rivelatori di calore di tipo lineare

Per quanto riguarda i rivelatori di calore di tipo lineare (denominati anche “cavi termosensibili”) sono state ridefinite le tecnologie e aggiunte le tabelle con i criteri di scelta in funzione della classe/ temperatura e dell’altezza del locale protetto. Anche in questa parte della trattazione è riportata una nuova figura sulla copertura e sul posizionamento di questa tipologia di rivelatori.

Rivelatori di fumo ad aspirazione

Per tali dispositivi è meritevole evidenziare l’inserimento dei due rapporti tecnici pubblicati in precedenza, UNI/TR 11694:2017, relativo ai rivelatori di fumo ad aspirazione (ASD), e UNI/TR 11607:2015, relativo ai dispositivi di segnalazione ottica/acustica. Nella parte che tratta il dimensionamento dei rivelatori di fumo ad aspirazione (ASD), viene specificato il termine di “zona di protezione” (non viene considerato il guasto ventola o CPU o alimentazione), per tale motivo in ciascuna zona di allarme si dovrà prevedere un rivelatore ASD che abbia tali specificità. Inoltre è stata aggiornata la tabella sulla classe di sensibilità del rivelatore e sull’altezza del locale da proteggere. Tale aggiornamento consente di poter impiegare i rivelatori ASD in locali particolarmente alti (fino a 20mt) purché siano configurati in classe A e validati con prova reale di fumo. Infine in analogia a quanto già contenuto nell’ UNI/TR 11694, sono state inserite diverse figure dimostrative utili all’impiego di tali sistemi.

Dispositivi locali di segnalazione ottica e acustica

Sono stati introdotti diversi aggiornamenti per quanto riguarda la trattazione dei dispositivi locali di segnalazione ottica e acustica, similarmente a quanto previsto con i rivelatori ASD. Tra i vari aggiornamenti, a titolo di esempio, è stato avvalorato il concetto di “dispositivo primario di segnalazione dell’allarme”, che deve essere definito dal progettista e può essere di tipo acustico, ottico VAD oppure ottico/acustico. Nella trattazione di tale argomento sono state inserite una tabella di riferimento sul livello di rumore ambientale tipico e una tabella esaustiva su come l’illuminazione del locale possa migliorare o peggiorare la copertura luminosa di un dispositivo ottico VAD, cambiandone anche notevolmente le prestazioni dichiarate dal fabbricante.

Sistema vocale EVAC

Nella norma viene consigliato di conformare il tono acustico di allarme e preallarme alle indicazioni della norma UNI 11744. Qualora sia presente un sistema vocale EVAC, la norma prescrive che le segnalazioni acustiche debbano essere “silenziate” per non interferire negativamente sui parametri di intelligibilità richiesti per il sistema vocale di emergenza. Nel caso in cui la centrale non risulti sotto costante controllo da parte del personale addetto, deve essere previsto un sistema di trasmissione verso un centro di ricezione degli allarmi. Questa connessione deve prevedere l’utilizzo di un dispositivo UNI EN54-21 interconnesso ad una stazione ricevente conforme alla UNI CEI EN50518.

Apparecchiatura di alimentazione

L’apparecchiatura di alimentazione è un dispositivo di ausilio al sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio che fornisce alimentazione alla centrale di controllo e segnalazione e/o ad altri apparati, inclusi quelli alimentati direttamente dalla centrale. L’apparecchiatura di alimentazione può essere:

  • di tipo integrato, nel caso in cui risulti all’interno ad altri dispositivi come ad esempio la centrale e non sia possibile per il fabbricante specificare il campo della tensione di uscita dell’apparecchiatura di alimentazione e di ingresso al dispositivo (oppure i campi, qualora siano maggiori di uno) e la cui sostituzione o riparazione richiede la sostituzione parziale o totale del dispositivo;
  • di tipo non integrato, qualora non si verifichino le condizioni che classifichino l’apparecchiatura di alimentazione come integrata nel dispositivo.

Centrale di controllo

La centrale di controllo e segnalazione è descritta, nel testo normativo, come elemento integrato ad un sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio, mediante il quale gli altri componenti del sistema possono essere alimentati. La centrale di controllo effettua le seguenti funzioni essenziali:

  • riceve le segnalazioni dai rivelatori e/o dai punti di segnalazione manuale ad essa collegati;
  • elabora tali segnalazioni al fine di generare un’eventuale condizione di allarme incendio;
  • indica la condizione di allarme incendio in modo acustico e luminoso;
  • in relazione alla specificità del sistema, trasmette la condizione di allarme incendio ai dispositivi di segnalazione acustica e luminosa, alla centrale di controllo e segnalazione per i sistemi di allarme vocale, al dispositivo di trasmissione verso una centrale di ricezione remota, ai sistemi di protezione contro l’incendio (es. impianto di estinzione automatica), ai pannelli ripetitori e/o ad altri sistemi ausiliari (es. i sistemi di supervisione grafica);
  • segnala l’origine del pericolo ad esempio: attraverso l’identificazione del dispositivo in allarme interno alla zona oggetto della situazione di criticità
  • esegue il monitoraggio del regolare funzionamento del sistema e genera una segnalazione acustica e luminosa di guasto in caso di corto circuito, interruzione di linea, guasto di un dispositivo, guasto di alimentazione, ecc.;
  • in caso di necessità, trasmette funzioni sussidiarie al sistema di visualizzazione grafica e la condizione di guasto al dispositivo di trasmissione verso una centrale remota di ricezione.

Nel caso in cui la centrale non sia sotto costante controllo del personale addetto, va previsto un sistema di trasmissione verso un centro di ricezione degli allarmi

Conclusioni

I contenuti riportati nel nuovo testo normativo evidenziano rilevanti innovazioni in linea con i contenuti tecnici posti in essere e utilizzati in altri paesi. La nuova versione della norma contempla una considerevole quantità di informazioni utili e indispensabili per i progettisti.

Fonte: Articolo a cura di Ing. Corrado Romano, Comandante Vigili del fuoco Cuneo epc.it